Il PCB: Vero pentimento dei vescovi cattolici
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(La bozza della seguente lettera pastorale Γ¨ stata preparata dai vescovi del PCB)
Cari sacerdoti, religiosi e fedeli:
noi, i veri vescovi cattolici, siamo obbligati davanti a Dio e davanti a voi, popolo di Dio, ad esprimersi in modo chiaro e veritiero sullβattuale situazione della Chiesa. Come successori degli apostoli, abbiamo la responsabilitΓ , insieme al vero papa, della Chiesa di Cristo. Purtroppo lβattuale papa Francesco Bergoglio non aderisce alla vera fede, ma Γ¨ un eretico e quindi non Γ¨ un papa legittimo. Stando cosΓ¬ le cose, la responsabilitΓ della Chiesa ricade sul collegio episcopale ortodosso. Da questo collegio apostolico sono esclusi i vescovi di Germania e Belgio, cosΓ¬ come qualsiasi vescovo che mantenga lβunitΓ nellβeresia con lβillegittimo papa Bergoglio e il suo cammino sinodale LGBTQ.
Noi, vescovi veramente cattolici, confessiamo il nostro grande peccato davanti a voi, cari sacerdoti e fedeli, e ora facciamo pubblica penitenza. Il nostro peccato Γ¨ che non ci siamo lasciati guidare dalla parola di Dio, ma siamo stati presi dal panico quando abbiamo pensato che gli eretici avrebbero potuto marchiarci come scismatici se ci fossimo separati dalla sottomissione allβeretico e traditore di Cristo. Questa intimidazione e questa menzogna colossale, alla quale ci siamo aperti, ci hanno spaventato. Questo perchΓ© non abbiamo preso sul serio Dio, la cui parola sottopone gli eretici allβanatema, cioΓ¨ alla maledizione, per un falso vangelo (cfr Gal 1,8-9). CiΓ² che piΓΉ contava per noi era coltivare unβimmagine di Eccellenze ed Eminenze agli occhi del mondo e di molti falsi cattolici. Non ci importava come Dio ci guarda o come ci staremo davanti a Lui nel giorno del Giudizio. Abbiamo preferito vivere nellβautoinganno. Ci siamo illusi di poter non essere dβaccordo con il programma eretico del cammino sinodale LGBTQ del papa illegittimo e allo stesso tempo di obbedirgli e sottometterci. Non ci importava che fosse una sciocchezza. Il nostro autoinganno non richiedeva alcun sacrificio per la fedeltΓ alla veritΓ . Non ci importava di tradire costantemente Cristo e provocare indignazione.
Confessiamo con pentimento che sono state la nostra incredulitΓ e la nostra paura a spingerci verso questa schizofrenia. Temevamo che se avessimo agito in base alla realtΓ che un eretico Γ¨ un eretico, saremmo stati visti come provocatori di una scissione o di un presunto scisma. Ci siamo ingannati credendo che cosΓ¬ facendo saremmo stati squalificati davanti al cosiddetto pubblico cattolico. Per mantenere la nostra presunta βbuonaβ reputazione, per non essere considerati come scismatici dagli eretici e dal mondo, abbiamo potuto rinnegare Cristo sette volte al giorno. Poi lβabbiamo addirittura santificato falsamente dicendo che, come figli fedeli della Chiesa cattolica, dovevamo agire cosΓ¬. Quello fu lo stadio successivo della schizofrenia spirituale. A causa della nostra unitΓ con il Vaticano bergogliano, che gradualmente ha portato una maledizione, siamo diventati insensibili e ciechi senza rendercene conto. Ci siamo rifiutati di ammettere che Bergoglio, contrariamente alla legge di Dio, approva lβomosessualitΓ e il transessualismo, che in Amoris laetitia annulla i comandamenti di Dio e i principi morali universalmente validi, che approva lβeducazione sessuale dei bambini, raccomanda il cosiddetto βsesso senza rigidezzaβ per loro e alla fine li lascia segnati. Abbiamo accettato, passo dopo passo, questo processo distruttivo, finendo per diventarne complici e attirare su di noi una maledizione. Siamo stati dei cani stupidi perchΓ© non abbiamo tratto alcuna conseguenza adeguata da questo calpestio della legge di Dio. E anche quando la voce profetica dellβex nunzio statunitense C. M. ViganΓ² ha invitato chiaramente lβeretico e lβintera rete omosessuale a dimettersi, abbiamo comunque mantenuto un silenzio traditore. Con il nostro tacito consenso, abbiamo sostenuto lβeretico e non ci siamo uniti alla voce di Dio che chiedeva le dimissioni di Bergoglio. Quando il cardinale MΓΌller ha chiaramente descritto il cammino sinodale come dottrinalmente incompetente e canonicamente illegittimo, non solo siamo rimasti in silenzio, ma abbiamo sostenuto questo cammino sinodale di apostasia nelle riunioni sinodali.
In questa grave situazione, quando Γ¨ in gioco lβesistenza della Chiesa cattolica, chiediamo sinceramente a Dio la luce di un autentico pentimento affinchΓ© possiamo prendere coscienza dei nostri peccati, cioΓ¨ del nostro tradimento di Cristo, del chiuderci gli occhi e orecchie alla veritΓ , al nostro fariseismo, al liberalismo, al clericalismo, alla riprovevole negligenza del nostro dovere di lottare contro le eresie, alla nostra codardia, allβamore per il mondo e alla vanagloria. Ci Γ¨ piaciuto lasciarci ingannare dal cosiddetto nuovo approccio dinamico al deposito della fede, dalle cosiddette nuove esigenze del tempo, dalla condonazione del peccato attraverso la falsa misericordia e dalla cosiddetta necessitΓ di un approccio soggettivo. Non abbiamo voluto ascoltare la parola profetica, nΓ© attraverso le persone, nΓ© attraverso situazioni ammonitrici, nΓ© attraverso la voce della coscienza. Abbiamo soffocato e soppresso la nostra coscienza, immergendoci cosΓ¬ nellβoscuritΓ e non riuscendo a distinguere tra veritΓ ed eresia, moralitΓ e immoralitΓ . Inoltre, abbiamo messo a tacere i profeti e la voce profetica nel nostro cuore per lasciarci guidare dai falsi profeti, dai teologi eretici, invece di proteggere il gregge da loro come dai lupi rapaci. Era assolutamente vero per noi che amavamo la gloria degli uomini piΓΉ della gloria di Dio.
Lo confessiamo come il nostro peccato davanti a Te, Signore, e davanti alla Chiesa. Scopriamo con orrore che siamo stati coinvolti nella totale cecitΓ spirituale, sorditΓ e durezza di cuore. Non volevamo vedere, sentire o renderci conto che stavamo camminando lungo il cammino della perdizione. Continuavamo a ripeterci che non potevamo sbagliare quando obbedivamo al Santo Padre, anche se sapevamo che in questo modo stavamo obbedendo a Giuda e tradendo Cristo insieme a lui. Ora lo riconosciamo pubblicamente con pentimento.
Confessiamo anche il nostro peccato di aver obbligato le persone a vaccinarsi. Abbiamo contribuito ad esso, attivamente o passivamente. Abbiamo permesso a questo spirito di menzogna e di morte di agire nella nostra diocesi. Pertanto, siamo responsabili di molte tragiche conseguenze non solo per la salute e la vita umana, ma anche per le anime umane. Se continuassimo su questo cammino di unitΓ con il Vaticano bergogliano, porteremmo quelle anime sotto il dominio dellβanticristo per farsi impiantare un chip e finire infine nello stagno di fuoco. Abbiamo mentito a noi stessi e agli altri dicendo che il cammino sinodale LGBTQ era qualcosa di completamente diverso da quello che Γ¨ in realtΓ . Inoltre, il fatto stesso che la Germania e il Belgio continuino la loro apostasia ufficiale e noi, collegio apostolico, siamo rimasti in silenzio fino ad oggi, Γ¨ un segno del nostro tradimento interiore. Sappiamo che il Vaticano di Bergoglio approva questi peccati che gridano al cielo, eppure non siamo stati in grado di alzare la voce in difesa della veritΓ di Dio e condannare Bergoglio e la sua rete omosessuale criminale.
Vivevamo nella nostra realtΓ virtuale e conformiamo automaticamente la voce della veritΓ a quelle dimensioni in cui Dio e la Sua Parola non vengono piΓΉ presi sul serio. La cosa piΓΉ importante per noi era mantenere lβimmagine di un vescovo cattolico che Γ¨ in unitΓ con il cosiddetto santo padre. Ci siamo rifiutati di ammettere il fatto che egli si fosse giΓ autoescluso dalla Chiesa incorrendo nellβanatema. Attraverso la nostra unitΓ con lui, abbiamo lanciato questo anatema β maledizione β su di noi e sulle nostre diocesi. Se qualche sacerdote fedele a Cristo non avesse menzionato il nome dellβeretico durante la messa, lo avremmo scomunicato a sangue freddo. Ora ci rendiamo conto della mostruositΓ del nostro pensiero: eravamo capaci di tutto, anche di uccidere Cristo nelle anime dei suoi fedeli sacerdoti. Questo Γ¨ un segno del nostro tradimento di Cristo e della nostra cecitΓ spirituale. Al contrario, siamo stati obbligati dallβautoritΓ di Cristo a vietare ai sacerdoti di menzionare nella messa il nome del papa illegittimo. Invece, stavamo organizzando uno spettacolo pubblico e vigilando attentamente affinchΓ© qualcuno dei preti non osasse pronunciare il nome di questo eretico durante la messa. Un tale sacerdote si libererebbe cosΓ¬ dalla maledizione sotto la quale abbiamo tenuto lβintera diocesi attraverso la nostra pseudo obbedienza al cosiddetto santo padre. SΓ¬, la maggior parte della colpa ricade su di noi per aver perpetuato la maledizione che grava ancora oggi sulla nostra diocesi. Siamo colpevoli di un cambiamento nel modo di pensare dei cattolici che non possono piΓΉ chiamare peccato un peccato o perversione una perversione, tanto meno pentirsi veramente. Questo Γ¨ il corpus delicti che ci condanna per abuso di autoritΓ e crimini terribili contro Dio. Ora lo riconosciamo nella penitenza e ci pentiamo pubblicamente, perchΓ© il pentimento Γ¨ lβunico cammino per la salvezza. Se ci indurissimo nella menzogna, saremmo corresponsabili del tradimento massiccio e dellβatroce suicidio del Corpo Mistico di Cristo.
Gridiamo con il profeta Daniele: βO Signore, Dio grande e terribile, β¦ abbiamo peccato, abbiamo commesso colpe, siamo stati empi, ci siamo ribellati (essendo coinvolti nella ribellione sinodale LGBTQ) e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dai precetti (rispettando Bergoglio, il falso papa, che non solo trasgredisce, ma addirittura abolisce le leggi di Dio). Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, che hanno parlato in tuo nome. (Spesso erano sacerdoti coraggiosi o fedeli anonimi, che erano per noi una voce profetica e un rimprovero vivente.) β¦ A noi Γ¨ la vergogna sul volto, che avviene oggi per tutti gli uomini (tutti i vescovi cattolici). β¦Si Γ¨ riversata su di noi la maledizione e lβimprecazione (a causa di un falso vangelo LGBTQ promosso dallo pseudo papa attraverso il cammino sinodale). β¦ Ora ascolta, Dio nostro, la preghiera del tuo servo (di me, vescovo penitente) e le sue supplicheβ¦ Signore, perdona! Signore, opera e non indugiare! (cfr Dan 9,4 ss.).
Ora ci separiamo pubblicamente dalla setta bergogliana. Con questa separazione abbiamo eliminato la maledizione che gravava su di noi e sulle nostre diocesi.
Invitiamo i sacerdoti a smettere di menzionare nella messa il nome del pubblico eretico e ribelle contro Dio, Giuda e lβapostata Francesco, per non attirare nuovamente la maledizione su di loro e sui fedeli.
Vi chiediamo, cari fedeli, di recitare ogni giorno, se possibile, lβintero rosario di quindici decine, fino alla fine di ottobre. Questi giorni storici sono decisivi per il destino della Chiesa cattolica. Γ il periodo piΓΉ drammatico di tutta la sua storia.
Preghiamo la Beata Vergine: O nostra cara Madre, schiaccia col tuo piede la testa del serpente infernale!
Il Collegio ortodosso dei vescovi penitenti della Chiesa cattolica chiede le vostre preghiere e vi concede la nostra benedizione.
29 luglio 2023